Un bando da 68,2 milioni di euro per promuovere lo sviluppo e il rafforzamento delle capacità di ricerca e innovazione, a beneficio delle imprese siciliane che vogliano introdurre tecnologie avanzate. Lo ha approvato il dipartimento Attività produttive della Regione Siciliana con il decreto 3633 del 30 dicembre 2024, nell’ambito della priorità 1 (“Una Sicilia più competitiva ed intelligente”) del Programma Fesr 2021-2027.
L’avviso punta ad agevolare due tipologie di interventi: la realizzazione di nuove infrastrutture di ricerca (Ir) e il loro ammodernamento (dagli ampliamenti strutturali ai nuovi allestimenti tecnologici), ma anche la creazione o il potenziamento di infrastrutture di prova e sperimentazione (Ips), ossia laboratori dove le imprese possano testare e sviluppare innovazioni.
Particolare attenzione viene posta alla creazione di reti e sinergie. Viene premiata, infatti, la capacità di collaborazione tra infrastrutture di ricerca regionali ed europee, con l’obiettivo di generare ricadute positive sul sistema imprenditoriale siciliano e una cooperazione proficua tra centri di ricerca e imprese.
“Con la pubblicazione di questo bando – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo – abbiamo mantenuto la promessa di avviare entro la fine del 2024 un’importante misura di sostegno alla ricerca e all’innovazione. Stiamo dimostrando con i fatti l’impegno del governo Schifani per rafforzare il tessuto produttivo siciliano e creare nuove opportunità di sviluppo economico per il nostro territorio”.
L’avviso, denominato “Sicilia opportunità per la ricerca e le infrastrutture”, fissa una finestra temporale per la presentazione delle istanze che va dal 31 marzo al 30 aprile 2025. La dotazione finanziaria attuale è di 68,2 milioni di euro, con possibilità di incrementare le risorse di oltre 3,7 milioni, fino a raggiungere un importo complessivo di 72 milioni di euro.
Beneficiari delle agevolazioni sono gli organismi di ricerca pubblici o privati già inseriti come capofila nel Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca (Pnir) oppure partner di infrastrutture della roadmap Esfri (European Strategy Forum on Research Infrastructures). Questi soggetti possono presentare i loro progetti sia singolarmente sia in partenariato con altri organismi di ricerca e imprese, promuovendo così la collaborazione tra i principali attori dell’ecosistema dell’innovazione. Gli interventi dovranno essere realizzati nel territorio regionale.
L’avviso, finanziato con le risorse dell’azione 1.1.4 “Sostegno alle infrastrutture di ricerca” del Pr Fesr Sicilia 2021-2027, prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di contributi in conto impianti (fondo perduto) e alla spesa, secondo i criteri di valutazione previsti. Potranno accedere agli aiuti i progetti con investimenti complessivi compresi tra 5 e 20 milioni di euro.
Per gli organismi che non svolgono prevalentemente attività economica, i finanziamenti potranno raggiungere l’80 per cento dei costi ammissibili. Potranno usufruire delle agevolazioni anche i progetti di ricerca industriale (previsti dall’art. 25 del Regolamento Ue 651/2014 sui regimi di aiuti) strettamente finalizzati agli interventi di realizzazione o ammodernamento di Ir o Ips (nella quota massima del 30 per cento dei costi totali ammissibili).
Le candidature dovranno essere inoltrate attraverso una piattaforma informatica dedicata, il cui indirizzo sarà comunicato (prima dell’apertura della finestra temporale per la trasmissione delle istanze) sia sul portale della Regione (sezione dipartimento Attività produttive) che sul sito del Pr Fesr Sicilia 2021-2027 (www.euroinfosicilia.it).