Recupero delle terme di Sciacca e Acireale, 184 milioni tra Fsc 21-27 e risorse private: dalla Regione via a due avvisi esplorativi

blankOltre 180 milioni di euro, tra risorse Fsc 2021-2027 e investimenti privati, per fare rinascere le terme di Sciacca e di Acireale. È l’obiettivo dell’intervento avviato dalla Regione Siciliana, che ha pubblicato due avvisi esplorativi mirati alla riqualificazione dei complessi termali, inattivi ormai da alcuni anni, da realizzare attraverso la concessione della progettazione, dell’esecuzione dei lavori e della successiva gestione.

Gli avvisi sono stati approvati dal dipartimento Attività produttive (con i decreti 3396/2024 e 3397/2024, pubblicati per estratto nella Gurs del 27 dicembre e nella Guri del 30 dicembre) nell’ambito dell’azione 3.1 “Industria e servizi” (area tematica 3 “Competitività imprese”) del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, e sono consultabili sul portale del dipartimento regionale Tecnico.

Si punta alla ricerca di operatori economici interessati a presentare proposte di partenariato pubblico-privato (Ppp), come definito dal Codice dei contratti pubblici, in particolare nella forma della finanza di progetto. All’avvio delle procedure ha lavorato un tavolo tecnico appositamente istituito, composto dalla Presidenza della Regione e dai vari dipartimenti coinvolti.

“Il partenariato tra pubblico e privato è la strada migliore – ha sottolineato il presidente della Regione, Renato Schifani – per assicurare a questi due storici complessi termali l’antico prestigio e la massima funzionalità, riportando in auge in Sicilia il turismo termale di qualità, per troppi anni trascurato. Siamo convinti che il rilancio delle due strutture possa attrarre nuovi flussi turistici e contribuire alla destagionalizzazione del settore”.

La prima fase dell’iter si è aperta con la pubblicazione dei due avvisi esplorativi, che servirà per individuare tra i progetti pervenuti la soluzione più conveniente, e maggiormente conforme alla pubblica utilità, secondo i criteri di valutazione previsti, tra cui: qualità ingegneristica, architettonica e funzionale; tempi di realizzazione; qualità dell’offerta di servizi; sostenibilità ambientale; impatto sociale e occupazionale. Le proposte potranno essere presentate in forma singola o associata. Gli operatori economici dovranno possedere comprovata esperienza, almeno triennale, in almeno uno tra i settori termale, benessere e alberghiero.

Il progetto di fattibilità prescelto sarà inserito negli strumenti di programmazione approvati dalla Regione. La proposta individuata sarà poi sottoposta a una procedura di gara a evidenza pubblicacon applicazione delle norme sul project financing. L’affidamento riguarderà, fra l’altro: i lavori di risanamento conservativo, riqualificazione e rifunzionalizzazione degli impianti, dei fabbricati e delle aree esterne; la gestione degli immobili e la conduzione delle attività proposte; la manutenzione ordinaria e straordinaria; eventuali opere per migliorare la fruibilità del complesso.

La Regione ha già stanziato 90 milioni di euro nell’ambito dell’Accordo per la coesione siglato il 27 maggio scorso tra la Presidenza del Consiglio e la Presidenza della Regione (ratificato con la delibera Cipess 41/2024, pubblicata sulla Guri del 31 ottobre, e adottato dalla giunta regionale con la delibera 359/2024 del 14 novembre). In dettaglio, cinquanta milioni sono destinati al recupero delle terme di Sciacca e quaranta a quelle di Acireale, come previsto nel Programma triennale delle esigenze pubbliche da soddisfare tramite partenariato pubblico-privato (adottato da Palazzo d’Orléans con la delibera 378/2024).

Con gli avvisi esplorativi, la cui base giuridica è stata approvata a dicembre con delibera della giunta regionale (la 436/2024), l’Amministrazione si rivolge agli operatori economici per affiancare alle risorse Fsc 2021-2027 un cofinanziamento privato di quasi 94 milioni di euro complessivi, tra cui poco più di 52 milioni per le terme di Sciacca e 41,6 per quelle di Acireale. Si intende così fare leva anche sul know how delle imprese, guardando a un modello di servizio che rifletta le migliori prassi e le tendenze innovative, a beneficio dell’utenza, del tessuto economico e dei livelli occupazionali. Tra quote pubbliche e private, gli importi totali degli interventi ammontano a 102 milioni di euro per le terme di Sciacca e a 81,6 milioni per quelle di Acireale.

I privati interessati all’investimento dovranno presentare le proposte di partenariato attraverso la piattaforma TuttoGare della Regione, entro il 30 maggio 2025 (i termini per la trasmissione delle istanze scadono alle 12). Oltre alla progettazione, esecuzione dei lavori e gestione dei complessi termali, gli avvisi prevedono anche la concessione mineraria, come disciplinata dalla legge regionale 54/1956. La durata massima delle concessioni non potrà superare i trent’anni.

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