Sezione speciale Sicilia del Fondo di garanzia: accesso al credito per altre 2220 Pmi con i 70 milioni aggiuntivi della riprogrammazione Po Fesr 2014-2020

Sezione speciale Sicilia Fondo Pmi 72 mln - 405 pxCirca 2200 aziende in più hanno ottenuto prestiti garantiti grazie alla dotazione aggiuntiva di oltre 70 milioni con cui è stata ampliata la platea della Sezione speciale Sicilia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, strumento finanziario che assiste le Pmi nell’accesso al credito bancario. È uno degli obiettivi raggiunti dalla Regione Siciliana attraverso la riprogrammazione delle risorse del Programma operativo Fesr Sicilia 2014-2020, varata con deliberazione della Giunta n. 315/2023 e successivamente approvata dalla Commissione europea con decisone (2023) 8287 final del 27/11/2023.

La Sezione speciale Sicilia, istituita dall’accordo firmato il 20 luglio 2018 da Regione siciliana, ministero dello Sviluppo economico e ministero delle Imprese e del made in Italy (all’epoca ministero Economia e finanze) utilizzando risorse provenienti dal Po Fesr Sicilia 2014-2020, era partita da una dotazione iniziale di 102.655.484 euro, poi rafforzata e, nel 2023, ancora una volta incrementata con ulteriori 70.759.216 euro, interamente rendicontati allo scorso 14 dicembre 2023 nell’ambito del Programma operativo e vincolati alle domande ammesse. La garanzia derivante da quest’ultimo stanziamento ha consentito a 2200 imprese di accedere a prestiti bancari per un totale di 492 milioni di euro.

Considerando l’intero periodo di programmazione 2014-2020, la Sezione Speciale Sicilia, a fronte di risorse complessivamente assegnate per 272 milioni di euro, è intervenuta a sostegno dell’erogazione di prestiti per 2,6 miliardi di euro a favore di circa 30.600 destinatari finali.

L’agevolazione fa parte delle misure predisposte dall’assessorato all’Economia e dal dipartimento Programmazione per contenere l’impatto della crisi di liquidità e dei rincari energetici, sostenendo così gli investimenti. Il rafforzamento dell’intervento del Fondo ha rappresentato, quindi, un supporto concreto ai progetti di sviluppo aziendale per le imprese siciliane beneficiarie.

Con questa iniziativa, l’Unione europea e la Regione Siciliana puntano ad affiancare le imprese con sede nell’Isola che incontrano difficoltà nell’accesso al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, di fatto, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.

Il ruolo di garante è attualmente assicurato da un Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) del quale fanno parte Mediocredito centrale, Artigiancassa, BFF Bank, MPS Capital services, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

L’intermediario abilitato alla gestione finanzia le garanzie dirette e le controgaranzie rilasciate dal Fondo nazionale (legge n. 662/96 art. 2 comma 100, lettera A) intervenendo sulle operazioni connesse a un progetto di sviluppo aziendale sia a fronte di investimenti, anche già avviati purché ancora non del tutto realizzati, sia per esigenze relative al capitale circolante dell’impresa beneficiaria. La copertura delle garanzie complessivamente rilasciate si differenzia in base alle tipologie.

 

NEWS AGGIORNATA il 24/01/2024 con l’inserimento di dati elaborati dal dipartimento nazionale Politiche per le Imprese (Ministero delle Imprese e del Made in Italy)

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Redazione Euroinfosicilia

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