Quaranta milioni di euro per sostenere le imprese artigiane dell’Isola colpite dall’emergenza Covid. Si tratta di due bandi, uno da 6 milioni che prevede solo contributi a fondo perduto, e l’altro da 34 milioni che mira soprattutto a finanziare progetti di investimenti per migliorare la competitività delle imprese. Le risorse, provenienti dal Po Fesr Sicilia 2014-2020, rientrano nel “Fondo per la ripresa artigiani” della Regione Siciliana, e sono affidate in gestione alla Crias, ente in house dell’Amministrazione regionale.
L’obiettivo è dare ossigeno alle imprese artigiane che hanno ridotto il loro fatturato, ma anche a incrementare la produzione, introdurre innovazioni e garantire una formazione specialistica.
Le risorse stanziate potranno sostenere oltre 5 mila aziende dotate dei requisiti necessari: sede legale o operativa in Sicilia, iscrizione all’Albo delle imprese artigiane della Camera di commercio, numero di addetti non superiore a 5 e utile netto fino a 30 mila euro nel 2019. Le aziende che intendono accedere ai finanziamenti non devono inoltre risultare sospese o inattive, o essere in stato di liquidazione o di fallimento.
Il primo bando (con una dotazione finanziaria da 6 milioni) prevede un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 2 mila euro, a rimborso del 100 per cento delle spese sostenute a partire dall’8 aprile 2020 per commissioni e interessi relativi ai finanziamenti concessi in seguito al Decreto Liquidità, attestate dall’istituto di credito di riferimento. Le domande possono essere presentate dal 4 agosto 2021 fino all’esaurimento della dotazione finanziaria.
Diverse le modalità procedurali per il secondo bando, da 34 milioni di euro, che prevede finanziamenti a tasso agevolato per 10 anni (di cui 12 mesi di pre-ammortamento), a copertura dell’80 per cento dei costi dei progetti (compresi fra 10 e 50 mila euro), assieme a contributi a fondo perduto nella misura del 20 per cento delle somme concesse (fino a un massimo di 5 mila euro).
Fra le tipologie di spese ammissibili per il progetto figurano: acquisto di macchinari, attrezzature, arredi, impianti nuovi di fabbrica, necessari al ciclo produttivo; ristrutturazione e manutenzione del laboratorio (fra cui migliorie del laboratorio in termini di ristrutturazioni edilizie, restauro, manutenzione straordinaria, adeguamento locali alle misure anti-Covid); acquisto di software, brevetti, licenze e soluzioni tecnologiche necessarie allo svolgimento dell’attività; acquisti per la realizzare e implementare strategie di marketing e azioni commerciali e ancora costi per la formazione specialistica del personale collegata agli investimenti. Le istanze possono essere presentate a partire dal 7 settembre 2021, e seguiranno una procedura valutativa a sportello.
In entrambi in casi le istanze vanno presentate attraverso una piattaforma dedicata sul sito Crias.it.
“Con questi due bandi del fondo ripresa artigiani raggiungiamo un duplice risultato – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano – il primo è quello di essere realmente a fianco delle imprese artigiane siciliane duramente provate dalle chiusure dei mesi passati, ma che adesso hanno bisogno di liquidità per affrontare la ripresa. Il secondo risultato non trascurabile riguarda la Crias, che abbiamo pienamente messo a regime negli anni passati e che adesso può e deve essere un player importante e affidabile nel campo del credito agevolato per il mondo artigiano”.
“La Crias, dopo il riconoscimento dell’Anac e la pubblicazione di questi bandi, diventa una importante protagonista della strategia della Regione di sostegno alle categorie produttive. L’ambizione è non fermarsi qui, anche perché, quando rientreranno le somme in ammortamento, queste alimenteranno il fondo unico della Crias”, spiega Giovanni Perino, commissario straordinario della Crias.
“I tempi per il contributo a fondo perduto saranno abbastanza brevi – assicura Lorenza Giardina, direttrice della Crias – perché la valutazione delle domande per il primo bando sarà fatta sulla base della certificazione che rilascerà la banca, dunque non ci sarà una istruttoria complessa da fare se non la verifica di determinati requisiti. Ritengo che entro il mese di agosto le istanze relative al primo bando saranno esitate. Per il resto, occorrerà una istruttoria un po’ più complessa, preventiva alla presentazione del progetto, ma vedremo di contrarre al massimo i tempi per l’erogazione. Entro fine anno le imprese riceveranno questi ‘ristori'”.
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