La politica territoriale è un modello organizzativo che coinvolge i singoli territori, per la specificità e omogeneità dei loro fabbisogni soprattutto in determinati settori, nel processo di individuazione di alcuni interventi da finanziare con risorse del programma Fesr Sicilia.
Questo approccio di sviluppo territoriale integrato, già adottato dalla Regione siciliana nel ciclo di programmazione 2014-2020, è stato rinnovato con un budget di 1,5 miliardi di euro all’interno del Programma regionale Fesr Sicilia 2021-2027, pari a un quarto dell’intera dotazione finanziaria del programma, che è di 5,8 miliardi di euro.
Il quadro finanziario delle politiche territoriali 21-27 è delineato nella delibera approvata il 12 settembre 2024 (la n. 297) dalla Giunta regionale, tenuto conto del via libera già dato da Palazzo d’Orléans alla riprogrammazione generale (delibera 247/2024) in applicazione del Regolamento (UE) 2024/795 che ha istituito la piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP). La ripartizione delle risorse territorializzate è stata poi stabilita dal dipartimento Programmazione con appositi provvedimenti.
La definizione della politica territoriale 21-27 è stata preceduta da azioni di open government promosse dalla Regione con l’obiettivo di stilare un’agenda partecipata, e tra queste, in particolare, un ciclo di incontri territoriali con i comuni e un’indagine conoscitiva realizzata per raccogliere indicazioni dei cittadini su priorità e aspettative.
Le coalizioni territoriali sono 29 e sono state individuate nella mappa geografica approvata dal dipartimento Programmazione con il ddg 1258/2022 (al quale è allegato anche lo schema del protocollo d’intesa tra comuni) secondo le seguenti tipologie, alle quali si applicano discipline in parte differenziate:
- Aree urbane funzionali (Fua)
- Aree interne (Ai)
- Sistemi intercomunali di rango urbano (Siru) e Isole minori
Le Aree urbane funzionali (Fua)sono in tutto nove e si tratta di comprensori che fanno capo alle città di Palermo, Catania, Messina, Trapani, Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Gela e Agrigento. Sono costituite in unioni di comuni o attraverso convenzioni tra enti locali.
Per questa tipologia di aggregazioni territoriali, il sistema ha previsto il riconoscimento del ruolo di “Autorità urbane” a completamento dell’iter di presentazione e successiva approvazione, da parte della Regione, delle rispettive strategie territoriali.
Nell’esercizio di tale ruolo, le Fua hanno il compito di selezionare, secondo i vademecum approvati dalla Giunta regionale, gli interventi finanziabili con risorse Fesr nel loro ambito territoriale. Per farlo, si sono dotate delle necessarie strutture di governance, con uffici condivisi. Il termine per il completamento della fase di individuazione degli interventi è stato fissato al 12 maggio 2025. Gli obiettivi riguardano soprattutto i settori “transizione ecologica e digitale”, “innovazione e competitività” e “attrattività e vivibilità”.
Il dipartimento Programmazione, con il ddg 933/2024, ha stabilito la ripartizione delle risorse destinate alle Fua con iter già completato, assegnando 647,8 milioni di euro complessivi. Dopo che saranno stati trasmessi gli elenchi dei progetti selezionati, ulteriori somme (119,8 milioni) potranno essere ripartite tenendo conto della cosiddetta “dimensione programmatica” (in sintesi, maggiori risorse che possono essere attribuite alle autorità che avranno pianificato meglio gli interventi, secondo i criteri previsti).
Come specificato nel decreto, gli importi potranno subire variazioni dovute a possibili riprogrammazioni, eventuali ritardi nella realizzazione dei progetti e modifiche nelle normative regionale o nazionale.
Le Aree interne (Ai), undici in tutto, sono denominate Madonie, Nebrodi, Troina, Mussomeli-Valle dei Sicani, Santa Teresa di Riva delle Valli Joniche, Calatino-Sud Simeto, Calatino, Etna-Nebrodi Alcantara, Corleonese-Sosio-Torto, Sicani e Val Simeto-Etna. Sono costituite in unioni di comuni o attraverso convenzioni tra enti locali.
Per questa tipologia, il sistema ha previsto il riconoscimento del ruolo di “Autorità territoriali” a completamento dell’iter di presentazione e successiva approvazione, da parte della Regione, delle rispettive strategie territoriali.
Nell’esercizio di tale ruolo, le Ai hanno il compito di selezionare, secondo i vademecum approvati dalla Giunta regionale, gli interventi finanziabili con risorse Fesr nel loro ambito territoriale. Per farlo, si sono dotate delle necessarie strutture di governance, con uffici condivisi. Il termine per il completamento della fase di individuazione degli interventi è stato fissato al 12 maggio 2025. Per i comuni delle aree interne la sfida è quella di contrastare il declino demografico attraverso l’erogazione di “servizi essenziali” e l’avvio di progetti per migliorare i sistemi produttivi locali e rendere più attrattivi i territori.
Il dipartimento Programmazione, con il ddg 934/2024, ha stabilito la ripartizione delle risorse destinate alle Ai assegnando 338,9 milioni di euro complessivi. Dopo che saranno stati trasmessi gli elenchi dei progetti selezionati, ulteriori somme (58 milioni) potranno essere ripartite tenendo conto della cosiddetta “dimensione programmatica” (in sintesi, maggiori risorse che possono essere attribuite alle autorità che avranno pianificato meglio gli interventi, secondo i criteri previsti).
Come specificato nel decreto, gli importi potranno subire variazioni dovute a possibili riprogrammazioni, eventuali ritardi nella realizzazione dei progetti e modifiche nelle normative regionale o nazionale.
I Sistemi intercomunali di rango urbano (Siru) individuati nella mappatura sono otto, con le seguenti denominazioni: Augusta, Cefalù-Termini Imerese, Barcellona-Milazzo, Ionico etneo, Paternò, Sicilia occidentale, Val di Noto e Sicilia centro-orientale.
Per i Siru e anche per il raggruppamento Isole minori, tutti individuati nell’ambito del Pr Fesr Sicilia ma al di fuori dell’obiettivo di policy 5 “Un’Europa più vicina ai cittadini”, la selezione degli interventi avverrà di concerto con i dipartimenti regionali.
Il dipartimento Programmazione, con il ddg 935/2024, ha stabilito la ripartizione delle risorse destinate ai sistemi che hanno dato seguito al protocollo d’intesa sottoscritto per costituire un’aggregazione territoriale e adottare una disciplina comune, assegnando 270,5 milioni di euro complessivi.
Come specificato nel decreto, gli importi potranno subire variazioni dovute a possibili riprogrammazioni, eventuali ritardi nella realizzazione dei progetti e modifiche nelle normative regionale o nazionale.
Documenti
Pubblicato: 20.01.2025 - Revisione: 27.02.2025