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Sistema di gestione e controllo

Sistema finalizzato ad assicurare la sana gestione finanziaria dei Programmi Operativi, attraverso la precisa individuazione e ripartizione delle competenze tra i diversi soggetti coinvolti nell’attuazione degli interventi e attraverso l’applicazione di un modello organizzativo di base al quale tutti gli Stati membri devono adeguarsi. Nel documento di descrizione del sistema, sono precisate le procedure per la gestione, per la certificazione e per il controllo delle operazioni del Programma. Tale documento costituisce la principale informativa necessaria all’espletamento della valutazione di conformità dei sistemi di gestione e controllo da effettuarsi al più tardi entro un anno dall’adozione del Programma Operativo e comunque prima della presentazione della prima domanda di pagamento. I nuovi principi generali dei sistemi di gestione e controllo di ciascun Programma Operativo sono indicati all’art. 58 del Regolamento 1083/2006. Esso, unitamente al Regolamento (CE) 1828/2006 identifica il nuovo quadro normativo applicabile ai sistemi di gestione e controllo, definendo un nuovo assetto organizzativo e un rafforzamento di essi.


Spese ammissibili

L’art. 56, comma 4 del Reg. 1083/2006 stabilisce che le norme in materia di ammissibilità delle spese sono definite a livello nazionale, sulla base del disposto combinato dei Regolamenti comunitari relativi ai singoli Fondi Strutturali e al Regolamento di attuazione si possono individuare i vincoli nell’ambito dei quali i singoli Stati membri possono definire le regole di ammissibilità delle spese. Tali vincoli consentono di valutare l’ammissibilità di una spesa sulla base di tre elementi:
periodo di ammissibilità;
tipologia di spesa;
documenti giustificativi.


Strategia del bacino marittimo (Programmazione 2014-2020)

La strategia del bacino marittimo è un “quadro strutturato di cooperazione con riguardo a una zona geografica determinata, elaborato dalle istituzioni dell’Unione, dagli Stati membri, dalle loro regioni e, ove del caso, da paesi terzi che condividono un bacino marittimo; tale strategia del bacino marittimo tiene conto delle specifiche caratteristiche geografiche, climatiche, economiche e politiche del bacino marittimo”. Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) costituisce il principale strumento finanziario dell’UE per il perseguimento degli obiettivi delineati in tale strategia.
Fonte: art. 2 punto 32 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE.


Strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva – Europa 2020 (Programmazione 2014-2020)

“La strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” sintetizza “gli scopi e gli obiettivi condivisi che guidano l’azione degli Stati membri e dell’Unione”. Nell’ambito di UE 2020 la Commissione ha proposto per il 2020 cinque obiettivi misurabili dell’Unione, che guideranno il processo di cambiamento e che sono stati tradotti in obiettivi nazionali, che riguardano: l’occupazione, la ricerca e l’innovazione, il cambiamento climatico e l’energia, l’istruzione e la lotta contro la povertà; in attuazionedi tale strategia gli Stati membri presentano annualmente alla CE un Programma Nazionale di Riformache rileva i progressi realizzati e definisce gli interventi da adottare per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di crescita, produttività, occupazione e sostenibilità.
Fonti: art. 2 punto 1 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE; Comunicazione della Commissione “Europa 2020Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” [COM(2010) 2020].


Strategia di comunicazione (Programmazione 2014-2020)

La strategia di comunicazione rappresenta il documento in cui sono specificati l’approccio e le risorse di bilancio delle attività di comunicazione di un determinato Programma; al pari del piano di comunicazione -previsto per il ciclo 2007-2013- copre l’intero settennio ma deve essere oggetto di aggiornamenti annuali. Essa è redatta dall’autorità di gestione e deve essere presentata al Comitato di Sorveglianza per l’approvazione entro sei mesi dall’adozione del Programma.
Fonte: art. 116 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE;
Factsheet della Commissione: “garantire la visibilità della politica di coesione: norme in materia di informazione e comunicazione per il periodo 2014-2020”;
Sito web della Commissione: http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/informat/2014/visibitily_it.pdf


Strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo (Programmazione 2014-2020)

La strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo è “un insieme coerente di operazioni rispondenti a obiettivi e bisogni locali e che contribuisce alla realizzazione della strategia dell’Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e che è concepito ed eseguito da un gruppo di azione locale”. Lo sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) è uno strumento per coinvolgere i cittadini a livello locale nello sviluppo di risposte alle sfide sociali, ambientali ed economiche; esso è sostenuto dal FEASR, denominato sviluppo locale LEADER, può essere sostenuto dal FESR, dal FSE o dal FEAMP.
Fonti: artt. 2 punto 19, 32,33,34 e 35 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE; Common Guidance of the European Commission Directorates –General AGRI, EMPL, MARE and REGIO on Community – LED Local Development in European Structural and Investment Funds.


Strategia macroregionale (Programmazione 2014-2020)

La strategia macroregionale è “un quadro integrato approvato dal Consiglio europeo, che potrebbe essere sostenuto tra gli altri dai fondi SIE, per affrontare sfide comuni riguardanti un’area geografica definita, connesse agli Stati membri e ai Paesi terzi situati nella stessa area geografica, che beneficiano così di una cooperazione rafforzata che contribuisce al conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale”.
Le principali strategie macro-regionali di interesse per le Regioni Italiane sono la strategia Adriatico-Ionica e la Strategia Alpina.
Fonte: art. 2 punto 31 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE.


Strategie di specializzazione intelligente – smart specialisation strategy (Programmazione 2014-2020)

Sono “le strategie di innovazione nazionali o regionali che definiscono le priorità allo scopo di creare un vantaggio competitivo sviluppando i loro punti di forza in materia di ricerca e innovazione e accordandoli alle esigenze imprenditoriali, al fine di rispondere alle opportunità emergenti e agli sviluppi del mercato in modo coerente, evitando nel contempo la duplicazione e la frammentazione degli sforzi; una “strategia di specializzazione intelligente” può assumere la forma di un quadro politico strategico per la ricerca e l’innovazione (R&I) nazionale o regionale o esservi inclusa”.
Si tratta in particolare di strategie d’innovazione concepite a livello regionale, ma valutate e messe a sistema a livello nazionale, che mirano a valorizzare i settori/nicchie dove si dispongono chiari vantaggi comparativi. Tali strategie sono sviluppate coinvolgendo le parti interessate, come le università e altri istituti di istruzione superiore, l’industria e le parti sociali, in un processo di scoperta imprenditoriale (il cosiddetto “entrepreneurial process of discovery”). Le autorità direttamente interessate da Orizzonte 2020sono strettamente associate a questo processo.
Fonti: Art. 2.3 e Allegato I del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE; concetto di “Smart Specialisation” sviluppato nei policy brief del Gruppo “Knowledge for growth” e ripreso nella Comunicazione della Commissione sulcontributo della politica regionale alla “Smart Growth”.


Strumenti finanziari (Programmazione 2014-2020)

“Misure di sostegno finanziario […] per conseguire uno o più obiettivi connessi ai fondi SIE. Tali strumenti possono assumere la forma di investimenti azionari o quasi-azionari, prestiti o garanzie, o altri strumenti di condivisione del rischio, e possono, se del caso, essere associati a sovvenzioni.”
Per la programmazione 2014-2020 sono stati introdotti anche strumenti “semplificati” cioè recanti condizioni prestabilite ed uniformi, i cui contenuti sono adottati dalla Commissione con Regolamento di esecuzione (strumenti “off the shelf”) .
Fonti: art. 2, punto 11 e art. 38 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE; art. 2, lettera p) del Regolamento (UE, EURATOM) 966/2012 che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione.


Sviluppo sostenibile (Programmazione 2014-2020)

Lo sviluppo sostenibile è un principio volto a conciliare lo sviluppo economico con la salvaguardia degli equilibri ambientali. L’integrazione delle questioni ambientali nella definizione e nell’attuazione delle altre politiche europee (energia, ricerca, industria, agricoltura, ecc.) risulta fondamentale per perseguire l’obiettivo dello sviluppo. Il trattato di Lisbona ha infatti inserito lo sviluppo sostenibile fra gli obiettivi dell’Unione europea (articolo 3, paragrafo 3 del Trattato sull’Unione europea).
Fonte: art.8 del Regolamento (UE) 1303/2013 recante Disposizioni comuni sui Fondi SIE;
http://europa.eu/legislation_summaries/glossary/sustainable_development_it.htm; http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/informat/2014/urban_it.pdf